Benessere

L’esoscheletro in aiuto dei paraplegici

Manuela Migliaccio è una studentessa dell’Università di Bologna, frequentante il corso di studi in Veterinaria. È paraplegica dal 2009 dopo aver subito un brutto incidente.

Ha sempre rivelato una forte personalità, tanto da dichiarare che non le piace essere definita “poverina”, perché ribadisce spesso che ha molti problemi rispetto a tante gente che sta in piedi con le proprie gambe.

È riuscita a riprendere a camminare nel 2012, grazie al tecnologico esoscheletro EKSO, preparato dal centro di riabilitazione Valduce di Costa Masnaga.

“Non si tratta di una alternativa alla carrozzina, ma di uno stimolo a non mollare, ad andare avanti nei progressi” dice, raccontando la sua personale esperienza con il dispositivo ad alta tecnologia progettato per permettere la riabilitazione in seguito ad importanti menomazioni di vario tipo. Grazie all’esoscheletro riesce a percorrere brevi percorsi  in spazi chiusi.

Manuela è una sportiva e questa passione le ha permesso, nonostante gli oggettivi problemi, a percorrere  in 5 ore e 11 minuti i 10.549 metri, battendo il record dell’istraelita Radi Kaiuf.

Capisce bene che l’Italia è ancora lontana dagli standard sul superamento delle barriere architettoniche, ma nonostante ciò si è persino superata, percorrendo in 7 ore e mezzo ben 15 chilometri a Rimini.

Il rettore dell’Università di Bologna, a seguito di questi risultati, si è congratulato con la studentessa, affermando: “Le dico grazie per il sorriso e la determinazione. Dietro la sua vittoria c’è un gioco di squadra”.

Anche se la tentazione è forte, non bisogna mai mollare neppure di fronte a gravi e seri problemi fisici, perché alla fine quello che ci permette di superare gli ostacoli è la nostra mente. Con una forte mentalità non ci sono barriere architettoniche che tengano.

Attualmente in Italia sono 12 le strutture ospedaliere che utilizzano l’esoscheletro EKSO, che non è pensato per restituire la capacità di camminare, ma è studiato per offrire un valido strumento di riabilitazione. Le imprese che ogni giorno compie Manuela Migliaccio consentono però di testarne le capacità e l’utilità, in un’ottica di miglioramento delle funzioni future del dispositivo.

Via | ContactSRL